Giulio Cesare, come tutti i grandi personaggi di ogni epoca , all'apice della sua gloria
venne ucciso da coloro che lo vedevono come ostacolo insuperabile per realizzare i propri interessi o che non si sentivano abbastanza apprezzati. Tra costoro c'era anche Bruto , il suo figlio adottivo . Costui non era mai contento di tutto quello che il padre gli concedeva materialmente ed affettivamente . IL suo vero scopo era quello di sostituirlo, per cui fu facile per i congiurati usarlo come esca alle IDI di marzo per avvicinarsi a Cesare ed ucciderlo a pugnalate. La vera sofferenza di Cesare fu sicuramente aver visto BRUTO tra i suoi assassini , ma per sua fortuna
fu una breve sofferenza.
giovedì 2 aprile 2009
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1 commento:
le sofferenze lunghe, in effetti, sono atroci da sopportare, il tradimento di un figlio, però, è terribile...mi viene in mente la storia di erica che con il fidanzatino omar ha ucciso madre e fratello..adesso si è laureata in carcere e il padre ha assistito alla tesi di sua figlia: ci vuole un grande amore per perdonare un delitto tanto grave...
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